domenica 15 dicembre 2013

L'uccello del sole


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Recensione:
Smith Wilbur in questo libro descrive una bellissima avventura che s’intreccia tra il presente e il passato, tra il mondo moderno e la meravigliosa civiltà fenicia, dove il sogno di un archeologo sembra realizzarsi. Non mancano i colpi di scena.
E’ un romanzo per chi ama l’avventura e la storia sugli antichi fenici. Scritto molto bene, l’Africa è esaminata e descritta sotto molteplici aspetti sia moderni sia antichi, alcuni reali altri fantastici.
In questo scenario descritto da Wilbur, la finzione e la fantasia si fondono con note storiche e leggende tramandate dalla cultura indigena del luogo. E’ un romanzo molto affascinante, ricco di momenti romantici, di passione per la storia di questa terra misteriosa e di tanti misteri come l’ipotesi della reincarnazione di un sacerdote nel corpo dell’archeologo.


Trama:
L’archeologo Ben Kazin coltiva un sogno da decenni, per anni è stato disprezzato dai colleghi per le sue teorie su un’importante civiltà del Mediterraneo che si era insediata in Sudafrica fondando la mitica “Città della luna”.
Secondo Ben l’antica città di Opet si sarebbe sviluppata nel Botswana nelle colline del sangue. A seguito di ricerche e foto satellitari, con l’aiuto del suo carissimo amico Louren che finanzierà questa spedizione e della sua assistente Sally della quale è innamorato, inizia il suo viaggio. Giunti in Africa inizieranno le loro ricerche con l’aiuto degli indigeni. All’inizio sembra che i colleghi avessero ragione, ma lui caparbiamente, decide di rimanere ancora lì insieme all’assistente per continuare le ricerche, finalmente dopo giorni di esplorazione, scoprono questa fantastica grotta ricca di pitture rupestri, iscrizioni rivelatrici e stanze segrete con tanto oro e gioielli.
Il romanzo si divide in due parti: la prima che narra le vicende moderne di Ben, della sua amicizia con Louren, del suo amore per Sally e della sua passione per questo lavoro; la seconda che descrive la meravigliosa civiltà e le gesta del coraggioso sacerdote Huy-ben-Amon.
I due personaggi, Ben e il sacerdote, si assomigliano a tal punto che hanno entrambi lo stesso fisico imperfetto con la gobba, entrambi innamorati di una bellissima donna che sembra per loro irraggiungibile. Così Ben si convince di essere venuto al mondo per portare al termine ciò che aveva iniziato il sacerdote duemila anni prima e per portare a termine il destino determinato dall’antica profezia. Inizia quindi a immergersi nell’antico e affascinante mondo attraverso le gesta di Huy. Inizia a indagare sulle terribili profezie che avrebbero decretato la fine di quel mondo luminoso creato in onore del Dio del Sole.

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