domenica 12 aprile 2015

Il Robot e altre storie di Antonio Tomarchio

 Il Robot e altre storie di Antonio Tomarchio

Il Robot e altre storie di A. Tomarchio

Come ben sapete amo molto leggere e condividere con voi le mie recensioni e la trama di qualsiasi libro e scrittore. Così ho deciso di condividere anche la recensione e la trama del libro di un blogger, Antonio Tomarchio, scrittore siciliano,  che ho letto e che ho trovato molto bello.
Buona lettura


Recensione
Il romanzo è senza dubbio scritto bene e le storie  sono ben costruite, le varie trame sono ricche di vicende e di personaggi che s’intrecciano bene nel racconto e fin da subito incuriosisce chi lo legge.
E’ un libro che ho trovato interessante dove amore, amicizia, paura e mistero si mescolano bene. La scrittura è scorrevole, le ambientazioni sono sempre ben descritte, quasi reali. Trovo che lo scrittore sia riuscito a regalarci delle storie in cui la forza dell’amore e dell’amicizia s’intreccia in un connubio irresistibile, ben fatto, ricco di sorprese e suspense.


Trama
Dieci racconti di fantascienza, dieci storie in cui i veri protagonisti sono i sentimenti e le emozioni umane. Amore, amicizia, sesso, paura e coraggio s’intrecciano alle trame avvincenti e misteriose in cui nulla è scontato e in cui i colpi di scena vi terranno col fiato sospeso non lasciando mai indovinare quale sarà il finale. Tutte le storie vi faranno sorridere e commuovere e in esse troverete una morale che vi farà riflettere sui veri valori della vita.“Il Robot” è la storia di una splendida amicizia. Un adolescente trascurato dai genitori diventerà il miglior amico di un Robot alieno, insieme condivideranno un’avventura straordinaria in cui la sopravvivenza della Terra sarà messa in serio pericolo, minacciata da pericolosi invasori.Il secondo capitolo de “Il Robot” vedrà il piccolo Joshua diventare un uomo e, insieme ai suoi amici, affrontare una nuova minaccia per gli umani e non solo…“Invisibile” è la storia di un uomo apparentemente insignificante che non riesce a vedere oltre il proprio aspetto fisico, rinchiudendosi in una vita triste e solitaria ma che un giorno scoprirà, grazie alla sua invenzione, che si può essere amati da tutti, anche senza essere visti.“Il Ritorno” è il racconto di un viaggio tra la realtà e l’incubo che vedrà un eroe di guerra solo con tutte le sue paure e le sue insicurezze. L’amore per la famiglia sarà la sua sola àncora di salvezza, il faro che lo guiderà fino a casa… forse.“Fortunata” è una storia di sangue e di sesso in cui il protagonista imparerà a sue spese che la bellezza è effimera e nasconde a volte l’orrore.Ne “Il Portale”, avventura, sport estremi e amore per il rischio porteranno quattro amici a fare una scoperta inquietante che li costringerà a fare una scelta che cambierà per sempre la loro vita.“Il problema del cibo” racconta di un popolo alieno venuto a chiedere ospitalità sulla Terra. Gli umani non sapranno dire di no, abbagliati dal loro aspetto angelico. Sarà la scelta giusta?“L’invasione aliena” è la storia di uno scrittore visionario che avverte l’umanità del pericolo imminente, ma nessuno vuole credergli, nessuno è capace di vedere oltre il proprio naso e immaginare l’impossibile.“Il Pianeta” riprende alcune teorie sulla comparsa dell’uomo sulla Terra, immaginando un possibile scenario e rivelando sconcertanti corrispondenze con la nostra attualità.“Perfetti” è una splendida storia d’amore in cui i protagonisti si muovono tra complotti ed efferati omicidi, tra colpi di scena e intrecci inquietanti.
Non solo parole Maria ©

Baccalà alla ghiotta (alla Siciliana)

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Baccalà alla ghiotta (alla Siciliana)
Dose per 5 persone.

Ingredienti:
500 gr. di baccalà
300 gr. di polpa di pomodoro
300 gr  di patate
1 cipolla
Olive nere denocciolate q.b.
30 gr. di capperi sotto sale
30 gr.di uva passa
30 gr. di pinoli
Prezzemolo fresco q.b.
Olio extravergine d'oliva q.b.
Sale q.b.

Preparazione:
Immergere il baccalà in un contenitore riempito di acqua e lasciatelo riposare per due o tre giorni, ricordandosi di cambiare l'acqua più o meno una volta al giorno.( oppure usare il baccalà già spugnato).
In una casseruola preparare un soffritto con la cipolla tagliata a fettine, al quale bisognerà unire le olive senza nocciolo, l'uva passa, i capperi e i pinoli. Dopo poco versare anche la polpa di pomodoro.
Cucinare il tutto a fiamma moderata e dopo qualche minuto, aggiungere  il baccalà scolato e tagliato a pezzi. Aggiungere un pizzico di sale (poco, perché gli ingredienti sono già piuttosto salati), coprire e fare cuocere per almeno un'ora, sempre a fiamma moderata. A metà cottura (quindi dopo circa mezz'ora) aggiungere le patate sbucciate e tagliate a pezzi piuttosto grossi. Di tanto in tanto girare delicatamente i pezzi di baccalà con un cucchiaio di legno.
Una volta spento il fuoco, decorare con del prezzemolo fresco e aspettare un quarto d'ora circa prima di servire.
Consiglio:
Se si amano i sapori piccanti aggiungere anche un po' di peperoncino si abbina molto bene a questo piatto.

martedì 28 gennaio 2014

Lingue di gatto


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Lingue di gatto

Ingredienti:

60 g. di olio
100 g. di farina
100 g. zucchero a velo
3 albumi
1 bustina di vanillina
 

Preparazione:

Mettete in una ciotola l'olio e lavoratelo con lo zucchero a velo finché non otterrete una consistenza molto morbida.
Successivamente unite un poco alla volta la vanillina, la farina setacciata e gli albumi amalgamando tutto perfettamente.
Mettete l'impasto così ottenuto in una tasca da pasticcere (sacca-poche) e stendetelo sulla placca da forno formando dei bastoncini lunghi 5/6 cm e larghi circa 1,5 cm. Ricordatevi di lasciare qualche centimetro tra un bastoncino e l'altro in modo che non si tocchino durante la cottura. Le lingue di gatto vanno infornate a forno preriscaldato a 200°. Per la cottura saranno sufficienti 8/10 minuti, fino a quando i loro bordi non cominceranno a essere dorati. Una volta sfornate le lingue di gatto andranno staccate subito dalla teglia con l'aiuto di una spatola e lasciate raffreddare.
Le lingue di gatto cotte possono essere conservate in una scatola di latta con il coperchio.
 

Consiglio:

Le lingue di gatto possono essere mangiate come dei buoni biscotti o utilizzati per arricchire dessert o guarnire delle torte.

domenica 15 dicembre 2013

Un pomeriggio movimentato



 
Recensione:

Questo racconto, Camilleri l’ha voluto donare ai poliziotti di Palermo in occasione dell’Anniversario della Fondazione della polizia. E’ un libro molto scorrevole e interessante, ambientato a Vigata come la maggior parte dei suoi libri. Nonostante si tratti di una storia breve, anche in questo racconto Camilleri rende evidenti aspetti della vita quotidiana piena di cambi di marcia e di programma, in questo caso il libro tratta della vita di un poliziotto. Ne consiglio la lettura poiché è un bel libro e si legge velocemente.
       


Trama:

E’ la storia di un poliziotto che s’innamora di una ragazza che lavora in una tabaccheria e non sa come dichiararle il suo amore, così decide di andare ogni giorno a comprare delle sigarette nonostante non fumasse. La ragazza si rende subito conto che lui entra nel suo negozio per lei, anche perché ogni giorno acquista sigarette di marche diverse che regala ai suoi colleghi. Tra i due inizia una relazione e, come in tutte le belle storie, anche loro dovranno superare delle difficoltà in un intreccio di storie pubbliche e private in cui bisogna essere pronti ad affrontare l'ignoto in ogni momento. 

L'uccello del sole


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Recensione:
Smith Wilbur in questo libro descrive una bellissima avventura che s’intreccia tra il presente e il passato, tra il mondo moderno e la meravigliosa civiltà fenicia, dove il sogno di un archeologo sembra realizzarsi. Non mancano i colpi di scena.
E’ un romanzo per chi ama l’avventura e la storia sugli antichi fenici. Scritto molto bene, l’Africa è esaminata e descritta sotto molteplici aspetti sia moderni sia antichi, alcuni reali altri fantastici.
In questo scenario descritto da Wilbur, la finzione e la fantasia si fondono con note storiche e leggende tramandate dalla cultura indigena del luogo. E’ un romanzo molto affascinante, ricco di momenti romantici, di passione per la storia di questa terra misteriosa e di tanti misteri come l’ipotesi della reincarnazione di un sacerdote nel corpo dell’archeologo.


Trama:
L’archeologo Ben Kazin coltiva un sogno da decenni, per anni è stato disprezzato dai colleghi per le sue teorie su un’importante civiltà del Mediterraneo che si era insediata in Sudafrica fondando la mitica “Città della luna”.
Secondo Ben l’antica città di Opet si sarebbe sviluppata nel Botswana nelle colline del sangue. A seguito di ricerche e foto satellitari, con l’aiuto del suo carissimo amico Louren che finanzierà questa spedizione e della sua assistente Sally della quale è innamorato, inizia il suo viaggio. Giunti in Africa inizieranno le loro ricerche con l’aiuto degli indigeni. All’inizio sembra che i colleghi avessero ragione, ma lui caparbiamente, decide di rimanere ancora lì insieme all’assistente per continuare le ricerche, finalmente dopo giorni di esplorazione, scoprono questa fantastica grotta ricca di pitture rupestri, iscrizioni rivelatrici e stanze segrete con tanto oro e gioielli.
Il romanzo si divide in due parti: la prima che narra le vicende moderne di Ben, della sua amicizia con Louren, del suo amore per Sally e della sua passione per questo lavoro; la seconda che descrive la meravigliosa civiltà e le gesta del coraggioso sacerdote Huy-ben-Amon.
I due personaggi, Ben e il sacerdote, si assomigliano a tal punto che hanno entrambi lo stesso fisico imperfetto con la gobba, entrambi innamorati di una bellissima donna che sembra per loro irraggiungibile. Così Ben si convince di essere venuto al mondo per portare al termine ciò che aveva iniziato il sacerdote duemila anni prima e per portare a termine il destino determinato dall’antica profezia. Inizia quindi a immergersi nell’antico e affascinante mondo attraverso le gesta di Huy. Inizia a indagare sulle terribili profezie che avrebbero decretato la fine di quel mondo luminoso creato in onore del Dio del Sole.

Cinquanta sfumature di grigio

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Recensione:
E’ un libro erotico, dove sono presenti il romanticismo e la passione più sfrenata senza inibizioni. E.L.James riesce a descrivere perfettamente ogni situazione, in alcuni casi è fin troppo dettagliata, sembra quasi voler prolungare di alcune pagine il suo libro.
Nell’insieme, per chi ama il genere erotico, è un libro che rende molto l’idea dell’erotismo, ovviamente non ci si può aspettare in questo libro la solita storia d’amore sdolcinata in cui alla fine “tutti vissero felici e contenti”, l’eros è sicuramente l’argomento principale.
Questo è un libro che ha suscitato molti pareri contrari, ma io sono sempre dell’idea che ogni libro, ogni storia, in noi deve suscitare emozioni e sensazioni diverse. Di conseguenza penso che non ci si debba soffermare mai a ciò che ci viene raccontato dagli altri, ma quello che più importa è il messaggio che è riuscito a trasmettere a ognuno di noi leggendolo.
Se un libro riesce a trasmetterci qualcosa, anche di negativo, allora l’autore ha raggiunto il suo scopo, ma se ci ha lasciato indifferenti ha fallito.
Io non vi rivelo ciò che ha o non ha trasmesso a me, perché non voglio influenzare nessuno, ma posso dirvi che è una storia d’amore particolare che fa riflettere.


Trama:
Quando Anastasia Steele e Christian Grey s’incontrano per pura fatalità, capiscono subito di essere attratti l’uno dall’altra.
Anastasia Steele è una studentessa universitaria prossima alla laurea, mentre Christian Grey è un imprenditore ricchissimo dal passato un po’ oscuro “cinquanta sfumature di tenebre”.
I due iniziano quasi subito una relazione fatta di complicità e di giochi di ruolo tra il dominatore e la sottomessa. Questo tipo di gioco spaventa molto Anastasia, ma nello stesso tempo ne è attratta, essendo anche molto innamorata di lui.
Per Anastasia tutto ciò è nuovo, non aveva mai avuto prima una storia con un uomo, questo la spaventa perché non è in grado di poter fare dei paragoni e capire se tutto ciò che prova e sta facendo con Christian sia normale.
Non può parlare del suo rapporto intimo con Christian neanche con la sua migliore amica e coinquilina Kate, poiché ha firmato un accordo con lui di riservatezza in cui le vieta di raccontare dei loro giochi erotici e della stanza delle torture.
Tutte queste nuove esperienze la affascinano molto, ma nello stesso tempo ha paura, non solo di lui, ma anche dei propri pensieri e di questo suo essere felice e soddisfatta da tutto ciò che lui di strano le propone, a volte si vergogna anche di ciò che prova.
Anche per Christian in questo rapporto ci sono diverse prime volte, ad esempio non aveva mai presentato nessuna delle sue donne alla sua famiglia e non aveva mai dormito nello stesso letto con una donna. Anche lui si sente confuso da questo rapporto soprattutto perché non riesce a stare lontano da Anastasia, in alcune situazioni sembra lui il sottomesso e lei la dominatrice e questo lo spaventa molto.
Tra i due c’è sempre questo velo d’incertezza, ma soprattutto, Anastasia non riesce a capire quanto sia veramente importante per lui. Christian ha sicuramente una visione distorta dell’amore a causa della sua infanzia e non riesce a essere l’uomo che Anastasia vorrebbe al suo fianco.

martedì 10 dicembre 2013

L’ombra di quel che eravamo

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Recensione:
Questo libro, rispetto ad altri racconti dello stesso scrittore, segue più un filone romanzesco, si sofferma molto nei dialoghi e un po’ meno nel descrivere alcuni aspetti importanti del romanzo così che ad alcuni può sembrare noioso, ma rimane comunque un libro piacevole da leggere.
Notevole la vena ironica e triste che pervade il libro dove, i protagonisti, pur avendo lottato tutta la vita per la libertà, sono finiti emarginati dalla società rimanendo l'ombra di se stessi. Non è di certo paragonabile ai grandi successi di Sepúlveda, il romanzo sembra essere povero di contenuti e in alcuni casi un po' banale, troppo basato sugli stereotipi. Nel complesso, riesce a essere una lettura piacevole se non si hanno grandi aspettative.


Trama:
Quattro vecchi amici, anarchici ribelli del regime totalitario cileno, tornati, chi dall’esilio, chi dalla clandestinità, convocati dall’anarchico Pedro Nolasco, detto l’Ombra, concordano appuntamento in un magazzino a Santiago, per compiere insieme un'ultima audace azione rivoluzionaria.
Lucho Arancibia, Lolo Garmendia e Cacho Salinas hanno però deciso di scrollarsi gli anni di dosso, la dittatura li ha provati, ha ridimensionato le loro speranze, sono invecchiati. Attendono l'arrivo del loro leader, stanno lì, in una notte piovosa e fredda ad aspettarlo invano, Pedro non li raggiungerà mai, perché rimane ucciso.  C’è però un anarchico, nipote d’arte, che li guiderà in un’azione decisiva per il loro risveglio, Aravena, che giunto vicino al cadavere, colpito a morte da uno degli oggetti lanciati dalla finestra da Conchita, la moglie, scopre che il morto ha con sé una pistola e una lettera per degli amici che lo aspettano per spartirsi milioni di dollari americani, a quel punto decide di assumere l’identità di “Ombra”.
Dopo tante delusioni e disillusioni tornano ad abbracciare i loro ideali. E’ commovente vederli compiere quell’ultima missione.  Nel frattempo Conchita, si consegna e confessa l’assassinio all’ispettore Crespo, a questo punto gli eventi precipiteranno e sorprenderanno tutti….“Sono l’ombra di quel che eravamo, ma finché c’è luce esisteremo.”